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giovedì 29 maggio 2014

BINARIO NUMERO 1.



Continuamente il contrario di me stessa. Lo sono, lo ammetto.
Desiderare continuamente e fortemente qualcosa, ed evitarla più di tutto. Amare da impazzire tirandosi indietro, voler bene trattando male.
Le contraddizioni personali, e mentali, il cuore diviso in due, così come la mente, difficile trovare una conciliazione. Dove una conciliazione non c’è e non può esserci, è quello il mio spazio.
In medio stat virtus, dicevano i latini, ma la via di mezzo, l’equilibrio, non è mai stato il mio forte, nemmeno in chimica. 

Come i binari del treno, che corrono vicini, che coesistono e l’uno esiste perché esiste l’altro, si prescindono e completano, ma non si incontrano mai, uniti nella loro solitudine, come i numeri primi, come le arterie e le vene che scorrono dentro di noi. Ognuna fine a se stessa ma parte di un progetto più grande. E quando sai che sei uno di quei due binari continui ad andare ma sai bene che al tuo fianco c’è l’altro binario, e non puoi fingere. Anche se sai che non lo incontrerai, è tuo. Per me sei il mio binario, ti rincorro da sempre, e per sempre, e nonostante tutto corri a fianco a me. Nella tua solitudine, che poi, è anche mia.

                                                                                                                                                             V.

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